La Lancia Stratos ha sicuramente vinto numerosi rally e 3 titoli di campioni del mondo Rally, ma la sua prima grande vittoria internazionale fu proprio il Tour Auto 1973 che si svolse dal 14 al 22 settembre, con Munari e Manucci.
Il lancio del sito LanciaStratos.com coincide con la partenza del Tour Auto 2014 dove prenderanno il via 6 Stratos, (Althani/Roux, Puccinelli/Lindsay, Leroy-Fleuriot/Cothenet, Comas/de Sadeleer, Schwarz/Buhler, France/France).
Vi proponiamo in esclusiva i documenti dell’assistenza del 1973, dove si capisce meglio l’ambizione e la motivazione del reparto corse Lancia, queste pagine mostrano la qualità e la precisione.
dell’organizzazione del Reparto Corse; ci teniamo ad evidenziare soprattutto la pianificazione della sostituzione dei rapporti del cambio tra le speciali e i circuiti, questo grazie ad una astuta cascata laterale del pignone che permette di cambiare i rapporti in soli 12 minuti.
Per poter partecipare al Tour Auto nel 1973, Cesare
Fiorio ha dovuto, prima di tutto, munirsi di una dichiarazione
attestante la domanda di omologazione in Gruppo 4 e dunque
dell’integrazione della Stratos in Gruppo 5 pre-serie. Le 4 vittorie successive della Stratos
sono state segnate da Beranrd Darniche nel 19975, 1977, 1979 e 1980 con
una vettura gruppo 4, indifferentemente con il cofano, prima da pista
(73-75) e poi da rally.
In fatti per rilanciare l’interesse, gli organizzatori autorizzarono l’iscrizione di una nuova categoria “Gruppo 5 TA”, includendo le Lancia Stratos, non ancora omologate in G4 et le Ligier JS2. La formula fece faville e l’edizione del 73 fu un successo!
La Ligier di Chasseuil fu la più veloce, ma un incidente tecnico sul circuito di Charade, durante la prima tappa gli fece perdere 43 minuti e la speranza di vincere. L’altra Ligier di Larrousse lo seguiva subito dopo, prima di rompere la catena di distribuzione. Il primo posto si giocò, quindi, fra la Porsche di Ballot-Léna e lla Stratos di Munari-Manucci, che ebbero il sopravvento sulle prove stradali e ottennero così la corsa. Un problema alla frizione nell’ultima tappa privò Ballot del secondo posto.
77 equipaggi alla partenza, 32 all’arrivo.
5 tappe per circa 5.500km, con 17 prove per la classifica.
- Nice-Clermont Ferrand : circa 665km, incluse 3 prove cronometrate: Col du Turini (23km), Col de la Couillole (17km) e circuito di Charade (161,1 km)
- Clermont-Ferrand – Lille: circa 1.435km, comprensiva di 4 prove cronometrate : Circuito di Dijon Prenois (132km), Ballon d’Alsace (8.85km), Cote de Rainkopf (18km) e circuito di Croix-en-Ternois (76km)
- Lille-Albi: circa 1260km, comprensivi di 3 prove cronometrate: Circuito Rouen-Les Essarts (137.5km), Circuito Bugatti (110.55km) e circuito Albi (90.9km)
- Albi-Biarritz: circa 426 km, comprensivi di 2 prove cronometrare: Circuito di Nogaro (80km) e Bosco di Saint-Pée (21.5km)
- Biarritz-Nice: 1714 km, comprensivi di 5 prove cronometrate: Col del Soulor (8km) Col del Tourmalet (11km), circuito di Montjuich (57km), Costa del Moulinon (38km) e circuito Paul-Ricard (145.25km)
Classifica finale generale:
- Sandro Munari – Mario Mannucci (Lancia Stratos);
- Jacques Alméras – Serge Mas (Porsche Carrera);
- Dominique Thiry – Jacques Henry (Porsche Carrera);
- Thierry Sabine – Jean Delannoy (Porsche Carrera);
- Claude Haldi – Miloud Khalfi (Porsche Carrera);
- Jean Vinatier – Jacques Jaubert (De Tomaso Pantera).